Un blog di una ragazza leggermente introversa che vuol far conoscere il suo amore per la scrittura, la letteratura e il cinema a chiunque lo desideri.
lunedì 13 marzo 2017
Rosso Istanbul
Regista: Ferzan Özpetek
Trama: Orhan è un editor di origine turca che però non torna nella sua terra da anni, la perfetta
occasione per farlo è l'incontro con Deniz, uno scrittore che ha appena terminato il suo romanzo e che desidera un opinione da parte del protagonista che dovrà dunque fare ritorno a Istanbul.
Commento: comincio dicendo che questo film si sviluppa grazie alla scomparsa di uno dei personaggi. Deniz, infatti, a seguito di una notte di bagordi, esce prematuramente di scena, proprio come succede nel film del 1960 di Antonioni, 'L'avventura' con la protagonista Anna. Questo avvenimento sconvolgerà l'intera famglia dell'eccentrico romanziere e regista e metterà a disagio Orhan che si trova ospite presso questa.
L'accadimento si rivelerà però un ottimo pretesto per analizzare al meglio il personaggio principale che, freddo e represso, sembra celare più di un segreto.
Nel mezzo di una serie di inquadrature mozzafiato, dove
possiamo vedere la città turca in tutto il suo splendore e le miti acque del Bosforo, facciamo la conoscenza di Neval, una restauratrice dallo sguardo magnetico e stretta confidente di Deniz e Yusuf, il tormentato amico dell'autore.
Veniamo trasportati in un mondo lontano, dall'atmosfera esotica e affascinante, dove quasi possiamo sentire il profumo degli incensi, ma anche l'asfissiante odore dei gas di scarico; dove possiamo sentire l'incessante e caotico rumore di una città in espansione, ma anche il dolce e malinconico canto del muezzin.
'Rosso Istanbul' è la rappresentazione di un intrico di famiglie e delle loro storie, caratterizzate da drammi e dolori, da gioie e consolazioni.
Infine, un appunto sul titolo di questa pellicola, che descrive alla perfezione ogni immagine; il colore rosso, infatti, si trova continuamente di fronte ai nostri occhi in ogni sua sfumatura, che sia una villa, la giacca di un artista maledetto, un tramonto o dei palloncini che occuperanno la nostra visuale una frazione di secondo. Una gamma apparentemente infinita di tinte che dipingono l'interiorità dei personaggi e fanno trasparire forti emozioni come l'ira a seguito di un'azione avventata o una passione le cui braci divampano; o che creano collegamenti a immagini come quella del sangue versato per amore complicato.
Voto: 5/5 (so di essere monotona :D)
Fatemi sapere se questa nuova recensione vi ha entusiasmato e magari vi ha spinto a guardare questo capolavoro. Alla prossima!
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