lunedì 6 febbraio 2017

Suite Francese



          Autore: Irène Némirovsky

         Trama: il romanzo si suddivide in due sezioni. la prima che tratta dei fatti accaduti nel 1940 in Francia, quindi i bombardamenti tedeschi e l'inizio della conquista di vari territori del fronte occidentale (fra cui Parigi) da parte della Germania nazista; la seconda parte invece è dedicata alla descrizione della difficile situazione che la popolazione francese dovette sopportare durante i mesi dell'Occupazione.

         Edizione: Newton-Compton



    
       Commento: dunque... comincio col dire che la copertina della mia edizione diceva testualmente. "la più grande storia d'amore mai raccontata" e posso assicurare che il tema del libro non è certo quello riassunto in questa frase ad effetto...
Nel primo libro, ovvero 'Tempesta di giugno', l'autrice descrive con estrema precisione quali sensazioni provocò nei vari strati sociali francesi la notizia che i tedeschi stavano avanzando velocemente e quali reazioni queste produssero. Ci vengono presentati i Péricand nell'ipocrisia tipica della classe borghese arricchita e li vediamo ostentare la loro generosità nei confronti dei meno abbienti, finché non si renderanno conto delle reali condizioni del loro paese, una Francia oramai ridotta alla fame; conosciamo i Michaud, una coppia di normali impiegati che , nonostante tutto, non faranno che pensare a loro figlio Jean-Marie, che combatte per la sua nazione; e infine abbiamo Gabriel Corte, un
ricco scrittore che interpreta la guerra come qualcosa di sacro e poeticamente tragico crogiolandosi nel suo brodo di intellettualismo sterile e stupidità.
Le storie di tutti questi personaggi si intrecceranno creando un groviglio di emozioni su cui prevalgono la confusione e la paura.
Nella seconda parte abbiamo invece una descrizione dettagliata del delicato equilibrio che si andò a formare nei mesi dell'occupazione tedesca; un periodo in cui contadini ed aristocratici francesi dovettero abituarsi alla presenza del nemico nelle loro città e paese e, soprattutto, nelle loro stesse case. Le due fazioni dovranno imparare a convivere e grazie a questo romanzo riusciamo a vedere un lato sconosciuto della guerra, un momento successivo all'armistizio in cui i due gruppi vissero in armonia, quasi in amicizia. Ci insegna a riconoscere un uomo sotto al colore di una divisa da ufficiale e non un mostro, una bestia assetata di sangue descritta dai manifesti propagandistici. E' proprio in questo contesto che vediamo qualcosa nascere tra il tenente Bruno von Falk e Lucile Angellier, forse un amore proibito, ma qualcosa di decisamente secondario nella narrazione che da risalto invece ad altre tematiche.
Gli anni della guerra ci vengono raccontati con maestria dalla Némirovsky che riesce a riprodurre a parole atmosfere che solo chi ha vissuto in quegli anni può farci intendere. Un altro tratto caratteristico del romanzo è che, a volte, viene cambiato il nome ad alcuni personaggi nel giro di alcune pagine, poiché ovviamente l'autrice non ebbe il tempo di correggere le bozze (morì ad Auschwitz a 39 anni), ma è affascinanti poter sentire così la presenza della scrittrice all'interno del romanzo.
Il libro, nel complesso, mi è sembrato leggermente prolisso anche se l'ambientazione è decisamente suggestiva e quasi riesce a farci sentire il caldo sulla pelle, mentre leggiamo di quell'estate fatidica.

   Voto: 3/5

Spero che questa recensione vi sia piaciuta e sarei felicissima se lasciaste un comento e un Mi Piace magari!! Alla prossima.

2 commenti:

  1. È proprio così, questo meraviglioso e struggente romanzo non è assolutamente solo la, pur bellissima, storia d'amore della seconda parte, ma soprattutto un affresco lucido e a volte agghiacciante (ricordo, per esempio, l'episodio del sacerdote...) degli eventi accaduti realmente durante l'occupazione tedesca della Francia.
    Grazie per i tuoi preziosi commenti!
    Anna

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