Regista: James Mangold
Trama: Susanna è una ragazza all'apparenza normale che spesso si rifugia in un mondo tutto suo per fuggire dalla realtà. Una sera ingoia un intero flacone di aspirina con della vodka e viene subito soccorsa. A seguito dell'accaduto i genitori decidono di farla ricoverare in una clinica psichiatrica in cui le verrà diagnosticato un disturbo borderline della personalità.
Commento: delle schegge di vetro, una siringa, delle ragazze in lacrime. Pochi fotogrammi che rendono questo film una lunga poesia circolare. Un film toccante che ci fa entrare nelle sofferenze e nel dolore di donne malate. Georgina, una bugiarda patologica, disperatamente alla ricerca di un Toto da coccolare ed uno spaventapasseri da conoscere, Daisy, affetta da disturbo ossessivo-compulsivo e con particolari paranoie, ed infine Lisa, la carismatica sociopatica.
Insieme tentano di combattere la noia e la ripetitività dell'istituto e riescono ad essere loro stesse insieme alle loro compagne, la loro è un'amicizia profonda sancita da una accettazione reciproca dei difetti altrui. Potrebbe sembrare positivo, ma tutte hanno bisogno di altro, tutte hanno bisogno di cure, perché dietro a quella finta felicità i loro problemi continuano a nascondersi, fermentando e peggiorando fino a raggiungere il punto di rottura. L'esperienza di Daisy ne è una prova, una piccola goccia per lei è bastata a far traboccare il vaso e la finta libertà che aveva ottenuto, una libertà non reale e guadagnata con la menzogna, va in mille pezzi.
Le imposizioni ed i medicinali possono sembrare il nemico, ma è solo grazie a questi che le ragazze potranno andare avanti nelle loro vite, continuare a mentire a loro stesse non è sicuramente la soluzione ed è questo che Susanna riesce a capire. La protagonista avrebbe potuto scappare e vivere una vita nella norma, ma si rifiuta, perché comprende che la riabilitazione è ciò di cui ha bisogno.
E con il suo comportamento riesce a farlo comprendere a tutte le sue compagne, compresa Lisa che, pur essendo la più sicura esteriormente, era colei che ne aveva maggior necessità.
Angelina Jolie interpreta una giovane donna allo sbando, tormentata e in continua lotta con i divieti e i regolamenti. Ribelle, ma sofferente, in attesa di qualcuno che finalmente abbia il coraggio di affrontarla, anche a costo di ferirla.
Un film che fa riflettere e che ci fa provare solo un assaggio di ciò che queste persone provano tutti giorni e ci fa sentire il peso del fardello che deve portare.
Voto: 9/10
Perdonatemi per la lunghissima assenza, scrivetemi nei commenti se anche voi avete visto questo bellissimo film e, nel caso, ditemi cosa ne pensate. Alla prossima!
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