La Solitudine dei Numeri Primi

   Autore: Paolo Giordano

    Trama: Alice e Mattia sembrano essere legati inevitabilmente da un filo tanto
sottile quanto potente. Gli anni passano e la distanza fra loro si aumenta sempre di più, ma un singolo incontro basterebbe per farli riavvicinare come se mai si fossero lasciati.

   Editore: Mondadori

  Commento: un titolo che perfettamente descrive ciò che il romanzo ci offre, perché questo libro ci mostra la solitudine sotto molti aspetti e tutti ugualmente dolorosi. Un lutto, un amore non corrisposto ed un amore impossibile.
Alice non si accetta per quella che è e in risposta decide di rifiutare il cibo come se questo fosse l'origine di ogni suo malessere. Mattia ama i numeri e le astrazioni, ma è un inetto, incapace di comportarsi in un normalissimo contesto sociale, la sua passione per la matematica gli permette di isolarsi dal resto del mondo e di dimenticarsi delle sue colpe. Entrambi non sono stati in grado di affrontare i colpi che la vita, prima o poi, assesta a tutti e, a loro modo, giusto o sbagliato che sia, hanno sviluppato dei metodi di
difesa. Entrambi si abbandonano all'autolesionismo e non parlo di pene necessariamente fisiche.
In questo romanzo vediamo crescere i due protagonisti e, dal primo istante, ci rendiamo conto di come non possano stare insieme, nonostante siano fatti per completarsi a vicenda.
Ho trovato snervante il comportamento di Alice, la sua ostinazione e la sua testardaggine nel continuare a non capire di aver bisogno di aiuto; per Mattia ho provato invece compassione, poiché è un personaggio fragile che si lascia trascinare dal flusso delle cose senza opporsi o lottare per colei che ama più delle formule e dei numeri. Ma Alice e Mattia sono destinati ad avvicinarsi sempre più senza mai avere l'occasione di toccarsi realmente; come in un girone infernale, loro patiscono vedendo l'oggetto del loro desiderio a pochi centimetri, ma dall'altra parte di un'infrangibile barriera di cristallo.
Inoltre, ho trovato particolarmente interessanti le storie parallele e di contorno, non parlo solo di Alberto, il collega di Mattia, o di Viola, la compagna di liceo di Alice, ma dei genitori, dei Balossino e dei Della Rocca. E' interessante vedere come le due famiglie affrontino le problematiche legate ai loro figli, ma anche assaporare l'attenta caratterizzazione che si fa di loro, nonostante siano personaggi secondari.
Un libro intenso che descrive la vita di persone normali, nel dramma o nella quotidianità, due elementi che si fondono in un'infinità di combinazioni, alcune terribili, altre meno.

Voto: 8.5/10

Questa volta mi sono proprio superata, non ho scritto per molto tempo (anche perché il tempo per leggere e svagarmi è venuto a mancare per varie ragioni). Ma eccomi qua, di nuovo alla carica con un libro che mi ha davvero sorpreso. Sperando non dobbiate aspettare nuovamente per settimane, alla prossima!